Intervista a Eleonora Danco, Claudio Longhi, Giorgio Barberio Corsetti, Valter Malosti e Francesca Corona.
Un teatro vivo, aperto, attento sul reale, con un orizzonte europeo. Questa la linea editoriale del nuovo corso di direzione del Teatro di Roma-Teatro Nazionale, da parte di Giorgio Barberio Corsetti, con la consulenza artistica di Francesca Corona per il Teatro India. 23 produzioni su 70 proposte complessive in cartellone, i numeri rendono l’idea di quanto sia imponente l’offerta. La stagione del Teatro Argentina apre l’8 settembre con “Augusto” di Alessandro Sciarroni, Leone d’Oro 2019, a seguire Milo Rau. Massimo Popolizio grande protagonista, si fa addirittura in quattro: due ritorni, successi dal tutto esaurito, ad ottobre “Ragazzi di vita”, a gennaio 2020 “Un nemico del popolo”. Come nuova produzione “Furore” a novembre all’India, per tornare all’Argentina il 30 dicembre con una lettura sul Belli. Valter Malosti raddoppia Primo Levi a novembre, dapprima “Se questo è un uomo”, poi “Il sistema periodico” con Luigi Lo Cascio. Il Premio Nobel Elias Canetti a cavallo tra gennaio e febbraio è portato in scena da Claudio Longhi con “La commedia della vanità”; il grande Carlo Cecchi riunisce un doppio Edoardo tra marzo e aprile 2020. Ed ancora, in cartellone dell’Argentina, grandi classici portati in scena da grandi firme, come quelle di Antonio Latella, Valerio Binasco, Emma Dante, Filippo Dini, Antonio Calenda, Alessandro Gassmann. Oceano Indiano è il cuore pulsante dell’India, progetto produttivo e abitativo che reinventa la struttura, con un teatro-oceano che sconfina nei quartieri. Anche in questo cartellone riprese di successo, come la terza stagione di “dEVERSIVO” di e con Eleonora Danco a novembre e “L’abisso” di e con Davide Enia a dicembre. Il Teatro Torlonia è per struttura l’habitat, la casa naturale della poesia. In programmazione, in corso di definizione, la poesia dal vivo e il teatro di parola.