Conversazione con Silvio Orlando.
“Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato )” ha la sensibilità ed il “coraggio” di affrontare un argomento delicato che per pudore o ipocrisia si tende ad evitare, a minimizzare. La “solitudine sociale”, così l’ha definita la socio-psicologia, è invece molto diffusa, trasversale, riguarda l’adolescenza come l’età matura, nemmeno fa distinzioni tra ceti. Un male oscuro, insidioso, che conduce ad isolarsi dalla società. Quanto accade al protagonista (Silvio Orlando), che vive accanto all’esistenza e non più al suo interno. La visita dove vive isolato, nella sua casa di campagna, dei figli e del fratello nel corso di un week end, innesca meccanismi e stati d’animo contraddittori: empatie, rese dei conti, distanze. “Si nota all’imbrunire” è scritto da Lucia Calamaro, che ne cura anche la regia. Roma, Teatro Quirino Vittorio Gassmann, sino al 2 febbraio ed in tournée sino al 29 marzo