Intervista a Francesca Archiubugi e Paolo Virzì.
La famiglia Forbicioni (genitori e 5 figli, dai 17 anni di Tomaso ai 18 mesi di Giacomino) ospita a Roma la parigina Mignon, figlia di un fratello del capofamiglia con qualche guaio con la giustizia francese. La ragazzina (15 anni) è parecchio altezzosa e lega solo col timido tredicenne Giorgio, mentre con Chiara. Sarà un impossibile amore adolescenziale, non corrisposto. Promettente esordio registico di Francesca Archibugi, leggero ma non di rado felice. Pur nella scelta di una ridotta spettacolarità (l’insistenza per i modesti interni piccolo-borghesi), la vicenda ha un suo nucleo corposo e gli interpreti, ragazzi e adulti, danno il giusto rilievo ai rispettivi personaggi. In evidenza Cèline Beauvallet (Mignon) e Leonardo Ruta (Giorgio), oltre alla Sandrelli. “Mignon è partita” compie trent’anni e Alice nella Città festeggia il “debutto” cinematografico di Francesca Archibugi insieme all’amico e regista Paolo Virzì.