Intervista ad Andrei Konchalovsky.
La passione violenta della creatività di Michelangelo, sempre in bilico tra la grazia divina, un dono inspiegabile e l’ambizione scaltra, l’avidità, la voglia di primeggiare che non si ferma davanti a niente, neanche ai propri sentimenti. Quello che l’autore ci offre è un punto di vista originale che frantuma il finto universo rinascimentale inventato dal cinema e dalla televisione. Nel racconto di Konchalovsky le mani sono tornate sporche e le unghie rotte dal lavoro, e i capelli impregnati di sudore, della polvere di marmo, delle foglie d’oro e dell’azzurro dei lapislazzuli con cui gli artisti del Rinascimento cambiarono il volto del mondo. “Il peccato” è il nuovo film di Andrei Konchalovsky, in sala dal 28 novembre con 01Distribution.