Conversazione con Emilio Solfrizzi e Paola Minaccioni.
Al Teatro Ambra Jovinelli a Roma termina la felice corsa di “A testa in giù”, la commedia francese “L’envers du decor” di Florian Zeller, diretta da Gioele Dix. Nel finale di tournée parte del cast ha fatto staffetta con altri artisti, Emilio Solfrizzi è rimasto l’originario protagonista maschile. Ovvero un affermato editore, Daniel, con il paradosso che proprio lui che con le parole lavora, è goffamente maldestro, impacciato, quando deve parlare con la moglie di un qualcosa di più delicato. Lei è Isabelle, interpretata da Paola Minaccioni, protagonista femminile. Il loro matrimonio è decennale, fondato su amore autentico, si confrontano su tutto con la sensibilità di non ferirsi reciprocamente. Una cena a provocare disagio tra i due. Daniel invita il suo miglior amico, a sua volta marito della migliore amica di Isabelle, che però ha abbandonato per una giovane donna, che lo accompagnerà alla cena. Isabelle dà l’approvazione alla serata benché la viva come un “tradimento” nei confronti dell’amica, ospitando coloro che hanno distrutto la sua famiglia. La seconda coppia è interpretata da Fabio Ferrari e Viviana Altieri. La cena imbarazzante ed imbarazzata fornisce ulteriore conferma del vero amore e grande complicità tra Daniel e Isabelle, nella loro vita tutt’altro che piatta come superficialmente potrebbe apparire. Punto di forza di “A testa in giù” la tecnica del doppio linguaggio, che esalta l’aspetto comico. I personaggi oltre a dialogare normalmente tra loro, esternano i loro pensieri rivolgendosi al pubblico. Proprio al Teatro Ambra Jovinelli Paola Minaccioni tornerà il 19 febbraio 2020 per un progetto già attesissimo. In un cast attualmente in via di definizione sarà tra i protagonisti di “Mine vaganti”, prima regia teatrale di Ferzan Ozpetek adattando il suo omonimo film di successo. Roma, Teatro Ambra Jovinelli, sino al 1 dicembre.