Intervista a Francescu Rutelli, Silvia Costa, Giancarlo Leone, Lucia Borgonzoni, Mario Lorini, Andrea Montanino, Francesca Cima e Nicola Zingaretti.
In precedenza non sono naturalmente mancati studi e ricerche su Cinema e Audiovisivo. Ora, per la prima volta, attraverso l’utilizzo di appropriati strumenti scientifici per un settore atipico in quanto produttore di beni immateriali, è possibile valutarne l’impatto sull’occupazione e la crescita, il valore economico, l’indotto e così via. Ne è scaturito il Primo Rapporto ANICA sull’industria italiana del “Cinema e Audiovisivo: l’impatto per l’occupazione e la crescita in Italia”, realizzato dal Centro Studi Confindustria per ANICA. Rispetto al passato a disposizione indicatori economici che consentono una comparazione sia con gli altri settori produttivi italiani sia con la realtà internazionale. Dati e numeri molto importanti, in più casi molto lusinghieri. 8500 imprese per 173 mila posti di lavoro, tra diretti ed indiretti; settore ad alta redditività rispetto ad altri comparti e terza in Europa; ogni euro investito genera un effetto moltiplicatore pari a 1.98 sull’intera economia nazionale, secondo solo a quello del settore delle costruzioni. L’Italia è nella Top 10 della classifica mondiale inerente il settore dell’audiovisivo. La presentazione riflette perfettamente l’importanza del Rapporto, avvenuta a Roma, introdotta dal Presidente ANICA Francesco Rutelli con l’intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e dei massimi esponenti italiani di settore.