Da Turisti per Caso a Pechino Express: viaggi da spettacolo | The Culture
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Da Turisti per Caso a Pechino Express: viaggi da spettacolo

“Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati” diceva il famoso scrittore e drammaturgo statunitense Gore Vidal, e forse tutti i torti non li aveva. Da sempre il fascino del viaggio ha influenzato le nostre menti, aprendo il nostro cuore e il nostro cervello a culture diverse. Un fenomeno che non è sfuggito a chi di televisione se ne intende. Documentari, reality show, diari di viaggio o veri e propri canali tematici, la tv ha, da sempre, un occhio di riguardo a chi ha fatto del viaggio non solo una passione ma uno stile di vita. In Italia di programmi tematici ne sono stati prodotti tantissimi, ma se dovessimo scegliere quelli più interessanti ed originali i dubbi sono veramente pochi.

“Turisti Per Caso” è programma tv ideato, condotto e diretto da Patrizio Roversi e Susy Blady. Nato nel 1991, lo show aveva dalla sua un’idea originale: l’episodio iniziava con la coppia che invitava a casa degli amici per rivedere i “filmini” delle loro vacanze e commentarli insieme. Un modo originale di vedere le bellezze e le particolarità del luogo, oltre i classici commenti venivano fuori anche curiosità atipiche e poco conosciute del paese visitato. Negli anni il format del programma è cambiato diventando sempre di più un “diario di viaggio”, un reportage che analizza e mostra (senza mai dimenticare la chiave ironica) uso e costumi dei paesi dove il duo è andato in visita.

Prima di “Turisti per Caso”, più precisamente dal 1989, è andato in onda su Rete 4 il programma “Donnavventura”, un docu-reality, tutto al femminile che affronta il tema del viaggio e della scoperta. Ogni settimana un gruppo di ragazze si cimenta in viaggi spettacolari nei paesi più belli e a volte pericolosi del pianeta. Dalla prima spedizione nel deserto Sahariano le protagoniste di “Donnavventura” hanno esplorato i quattro angoli del globo mostrando bellezze e particolarità dei luoghi visitati. La caratteristica principale è che le protagoniste sono tutte (o quasi) donne non famose che hanno deciso di mettersi alla prova. Il programma è aperto a tutte e per partecipare basta compilare un modulo che si trova sul sito ufficiale della trasmissione televisiva.

Con l’avvento dei reality show anche i programmi sui viaggi si sono adeguati, anzi in verità un solo programma è riuscito a coniugare viaggio e reality miscelando sapientemente territori inesplorati, ironia e tradizioni locali creando uno show di successo: “Pechino Express”. Nato nel 2012, il format del programma si basa su dieci coppie che si affrontano in una gara, un percorso di circa 8000 km in cui ci sono varie prove da superare. Ogni coppia è dotata di un zaino con un kit di sopravvivenza e di pochi euro, in valuta locale, da spendere per i beni primari, è assolutamente vietato usare i soldi per pagarsi mezzi di trasporto. Le coppie dovranno spostarsi prevalentemente in autostop e dovranno farsi ospitare, durante la notte, da i locali del paese dove si svolge la gara. I premi vinti sono devoluti a delle Onlus che lavorano proprio sul territorio che ospita la trasmissione. Il pregio di “Pechino Express” è di aver portato uno spaccato di realtà nelle case degli italiani, tradizioni, ospitalità e riti religiosi sono i temi e le prove che i concorrenti devono affrontare, un modo per loro e noi di entrare nell’anima del luogo che viene visitato.

 

Da Turisti per caso a Pechino Express.

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