Intervista a Valeria Solarino, Antonio Manzini, Ernesto D’Argenio, Simone Spada e Marco Giallini.
Torna Rocco Schiavone, più solitario e malinconico, eppure sempre ricco però di energia vitale. È la terza stagione tv del personaggio letterario dei romanzi di Antonio Manzini, editi in Italia da Sellerio. Il vicequestore della Polizia di Stato interpretato da Marco Giallini, dopo il grande successo delle prime due serie torna in onda sui Rai2 in prima serata, dal 2 ottobre con quattro episodi. Michele Soavi prima e Giulio Manfredonia dopo, cedono la staffetta della regia a Simone Spada, che aveva già diretto Giallini nel suo film per il cinema “Domani è un altro giorno”. Rocco Schiavone è un poliziotto borderline, con un senso etico tutto personale. Incarna il tipico sarcasmo romano, è saccente, irruento, come molti che sono cresciuti in strada, lui trasteverino nato negli anni ’70. Un passato oscuro con tante zone d’ombra ed una grande ferita mai rimarginata, la morte della moglie, interpretata da Isabella Ragonese nelle serie precedenti, che però continua a vivere nella sua fantasia. Questo è l’unico conforto nella sua non congeniale quotidianità ad Aosta, dove è stato trasferito per motivi disciplinari. Nella terza stagione di “Rocco Schiavone” una importante new entry, Valeria Solarino, che interpreta la giornalista Sandra Bucellato. “Rocco Schiavone 3”, dal 2 ottobre su Rai2.